Susan Meiselas - Walter Pescara | NESSUNO[DORME]

calendario incontri
Quando: martedì 11 giugno 2024, ore 21.00
Relatore: Walter Pescara
Dove: Online tramite ZOOM per gli tutti associati 2024

Descrizione

Nello spirito del tempo in cui atroci scenari bellici sono all'ordine del giorno, è proprio grazie al lavoro dei fotoreporter che possiamo osservare e giudicare gli orrori della guerra. Quello del reporter è un lavoro tanto rischioso quanto  prezioso che viene raramente svolto dalle donne, in parte per la sua durezza e un po' per pregiudizio. Susan Meiselas, classe 1948, la fotografa americana della Magnum ha vinto tra gli altri premi, la Robert Capa Golden medal per la fotografia, come riconoscimento per il suo lavoro in Nicaragua quando aveva solo 31 anni, premio che viene assegnato ai fotografi che si sono distinti per il grande coraggio nel realizzare i loro reportage. Susan usa la macchina fotografica come strumento di denuncia sociale sotto molti aspetti, con una particolare attenzione alla condizione di sfruttamento delle donne.
 

SUSAN MEISELAS

Susan Meiselas è una fotografa documentarista che vive e lavora a New York, classe 1948.
Ha studiato educazione visiva all'Università di Harvard Americana e membro della Magnum Photos dal 1976, si è aggiudicata il premio Women in Motion for Photography durante il festival di fotografia Les Rencontres d’Arles 2019. Già dal suo primo lavoro Carnival Strippers, realizzato agli inizi degli anni ’70, emerge l’impegno della fotografa nel condannare la mercificazione del corpo femminile.  Per realizzare questo progetto la Meiselas seguirà un gruppo di spogliarelliste durante le fiere di paese tra il New England la Pennsylvania e il South Carolina. In questo lavoro il protagonista è lo sguardo, sia il nostro che quello di coloro che pagano per vedere lo spettacolo. Curiosa ed eclettica la Meiselas si è sempre impegnata come fotografa nella difesa della dignità e dei diritti umani. La fotografia che più l’ha resa famosa, all’età di 31 anni, è del 1979 e ritrae un giovane ribelle nicaraguense nell'atto di lanciare una molotov durante il conflitto tra la dittatura di Somoza e gli insorti del Fronte Sandinista. “ Molotov man” diventò una delle 100 fotografie più influenti del ‘900. Sembra però essere più il lato femminile dell’umanità a interessare la Meiselas che tra gli altri nel progetto a lungo termine Prince Street Girls realizza un reportage sulla giovinezza seguendo le modelle dalla loro adolescenza fino alla maturità in un quartiere di New York. Susan Meiselas ha viaggiato instancabilmente spinta dal desiderio di raccontare persone e luoghi lontani. Come il Cile durante la terribile dittatura di Pinochet, oppure il Kurdistan, dove ha vissuto sei anni per raccontare i volti e la storia di un popolo dimenticato. Ha ricevuto molti riconoscimenti internazionali tra i quali la Robert Capa Gold Medal nel 1978, l’Hasselblad Award nel 1994 e la Guggenheim Fellowship nel 2015.


Ritratto di Susan Meiselas di Harvey Wang.
 

WALTER PESCARA

Walter Pescara, fotoreporter professionista per riviste nazionali e internazionali specializzato in fotoreportage e fotografia delle arti performative. Attualmente docente di fotografia all’Accademia delle Belle Arti LABA di Brescia
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